Il talento di Bernd Rosemeyer ha frequentato un’epoca ancora pionieristica, un’era leggendaria dove a contare più del podio e dei trofei erano la velocità, l’accelerazione, il record, il plus ultra. Di questo violento turbine Bernd è rimasto per decenni un protagonista assoluto, alla pari di altri fuoriclasse del volante come Nuvolari e Caracciola.
Credits:
Testo di Diego Alverà
Voce di Diego Alverà
Musiche originali di Niccolò Ferrari
Post produzione e sound design di Niccolò Ferrari
Post produzione e ricerche di Biagio de Manincor e Ultimo Piano
Sigla di Ultimo Piano
Voce sigla di Andrea Diani
Produzione di Pensiero visibile e Osteria Futurista
Contenuti extra:
Tutti abbiamo il nostro personale rito, un gesto ricorrente che compiamo spesso e a cui affidiamo un significato che è solo nostro. Serve a superare e vincere la sfida che ci si para davanti, e anche Achille Varzi ne aveva uno. Prima delle gare, oltre a vestirsi con attenzione, era solito preparare le sue sigarette preferite, le Macedonia Extra, che si concedeva come premio una volta arrivato al traguardo. Venivano conservate all’interno dell’apposita scatola di latta – un classico di quegli anni ’30 – che stava comoda tra le bretelle. In segno quasi sprezzante, era solito anche offrirle agli avversari, vinti a seguito di un suo trionfo. Ma il fumo era solo uno dei vizi ed eccessi che lo contraddistinguevano.
Nel corso della sua breve vita, la sua esistenza ha infilato curve inaspettate, portandolo fino all’abuso di morfina per sedare un persistente dolore fisico. “L’uomo del calcolo d’acciaio”, considerato quasi non-umano per la smisurata precisione e la rigidità che lo caratterizzavano, Achille interpreta il ruolo del bello e dannato del dopo guerra, mosso da passioni e tormenti che si spengono improvvisamente insieme a lui, in seguito a una banale uscita di pista a Berna, sotto le nuvole di una giornata cupa. Così come una sigaretta spenta improvvisamente tra le dita, si spegne l’intenso fare energico di un pilota entrato nella leggenda.
