Diego Alverà racconta i miti della velocità: Rolf Stommelen
“Ai grandi raggi, lui preferiva sempre le compressioni, ai lunghi rettilinei le chicane più strette e velenose. Perché Rolf Stommelen era un renano d’acciaio abituato a domare la vertigine della velocità da pendenze ripide e pericolose, dai saliscendi della Nordschleife, dalle gobbe di Le Mans o dai tornanti delle Madonie.”
Credits:
Testo di Diego Alverà
Voce di Diego Alverà
Musiche originali di Niccolò Ferrari
Post produzione e sound design di Niccolò Ferrari
Post produzione e ricerche di Biagio de Manincor e Ultimo Piano
Sigla di Ultimo Piano
Voce sigla di Andrea Diani
Produzione di Pensiero visibile e Osteria Futurista
Rolf Stommelen
Quante volte un caratteristica fuori dalla stereotipata “normalità” fa sentire inadeguati e diversi? Rolf Stommelen è riuscito a rendere un particolare difetto il suo punto di forza. Nelle gare automobilistiche era assai raro che un pilota portasse occhiali da vista, invece per Rolf erano diventati un tratto necessario e distintivo. Un difetto ottico che ha reso il pilota tedesco preciso, attento e acuto, accompagnato dai suoi famosi Ray-Ban su ogni tracciato in giro per il mondo. Pendenze, saliscendi e tornanti erano per lui più elettrizzanti di un lungo rettilineo monotono. La sua abilità lo rese uno dei protagonisti indiscussi nella storia della scuderia Porsche e una delle leggende nell’Olimpo della Formula1.
Attraverso le lenti graduate, inquadrava il tracciato che aveva di fronte scannerizzando ogni rischio e sviluppando efficaci tattiche per affrontarlo. Adrenalina e velocità, combinati alla sua precisione matematica, fecero di Stommelen un avversario temibile in pista. Oltre che versatile in qualunque percorso, il tedesco lo era anche nella gestione del mezzo, grazie al suo speciale tocco dato dalla guida esperta. Così, Rolf diventa il campione delle gare di durata per tutto l’arco degli Anni di Piombo, dimostrando, a suo modo, quanto si possa essere indiscutibilmente unici anche se “diversi” dalla massa.
