Credits:
Testo di Diego Alverà
Voce di Diego Alverà
Musiche originali di Niccolò Ferrari
Post produzione e sound design di Niccolò Ferrari
Post produzione e ricerche di Biagio de Manincor e Ultimo Piano
Sigla di Ultimo Piano
Voce sigla di Andrea Diani
Produzione di Pensiero visibile e Osteria Futurista
Arturo Merzario:
A volte basta un dettaglio per raccontare una storia. Quel particolare dona personalità e carattere incidendo il protagonista nella memoria visiva degli appassionati. L’elemento che definisce il racconto. In questo caso l’oggetto magico è un cappello da cowboy, quelli a cui tutti pensiamo quando si fa riferimento al Texas e ai petrolieri dell’epoca della serie tv Dallas. Ecco, proprio quello. In questa storia, però, non ci sono grandi magnati, ma grandi piloti. Il cowboy delle corse. Arturo Merzario. Un cowboy tutto italiano che sfoggia il suo copricapo in ogni occasione diventando così un simbolo. Una firma.
Il souvenir arriva, sì, proprio dagli Stati Uniti, ma dal quel momento resta il segno distintivo predominante del pilota nel mondo, elemento costante negli anni.
Arturo, infatti, sfoggia il suo riconoscibile cappello bianco da cowboy anche nella corsa Mille Miglia del 2017 nel quale partecipa alla guida di un vero gioiello: l’Alfa Romeo 6C 2300 Mille Miglia, appartenente alla collezione FCA Heritage. All’età di 74 anni non abbandona la sua passione e percorre tutta la corsa al fianco di Jean-Pierre Jarier. I due furono una coppia acclamata anche nel 1977 nel Campionato del Mondo Sport Prototipi vinto proprio della stessa casa automobilistica.
Firma, simbolo, ricordo e souvenir. Un cappello con mille significati. La testimonianza di un passato di vittorie che porta con sé l’ardore che non sparisce con il passare del tempo. Arturo Merzario rappresenta il fuoco della passione che, accompagnata da perizia e coscienza, accompagna la vita del grande pilota fino ad oggi.