I tifosi lo chiamavano affettuosamente “l’elefante”, è un soprannome che accompagnava Ezio Loik sin da bambino. Perché? Per la camminata. Un modo di camminare lento e compassato, tutto il contrario di quell’esplosione di vitalità che il campo raccontava invece di Ezio, Ezio che aveva conosciuto il calcio nelle strade di Fiume. Quella di Loik è una storia speciale anche per la generosità e la dolcezza che hanno accompagnato ogni momento della sua vita.
Serie podcast:
Così lontani, così vicini – Episodio 14: Ezio Loik
Adalberto Scemma racconta le storie dei grandi campioni sportivi giuliano dalmati.
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