Diego Alverà racconta i miti della velocità: Eugenio Castellotti
“Quella di Eugenio Castellotti è una storia dolorosa consumatasi in un vortice di rimpianti, sviste e inciampi, una parabola interrotta improvvisamente al suo apice, quando le circostanze dell’esistenza sembravano infine volgere al meglio. Sino a lì, sino a quel fatale momento la velocità lo aveva sempre aiutato. Grazie a quei brividi Eugenio si era infatti lasciato alle spalle un complicato passato ed era riuscito a fare i conti con gli spigoli della sua vita precedente.”
Credits:
Testo di Diego Alverà
Voce di Diego Alverà
Musiche originali di Niccolò Ferrari
Post produzione e sound design di Niccolò Ferrari
Post produzione e ricerche di Biagio de Manincor e Ultimo Piano
Sigla di Ultimo Piano
Voce sigla di Andrea Diani
Produzione di Pensiero visibile e Osteria Futurista
Eugenio Castellotti
E se quando finalmente pensi di avercela fatta e di aver riscattato quanto dovuto da una vita precedente, la sorte e il dio della velocità di girano le spalle? Tragiche e sfortunate coincidenze segnano la vita di Eugenio Castellotti, a cominciare dal rapporto con il padre, prima inaspettatamente ritrovato e poi motivo di tensione, perché contrario alla passione del figlio per le corse. Il suo giovanile entusiasmo, che si traduce in ardore in pista,
deve fare i conti con l’incontro tragico con Ascari, poi con ritiri, incidenti, ordini di scuderia e una storia d’amore intensa e complicata con la promettente stella del palcoscenico con Delia Scala.
Poi, le ombre sul circuito di Modena, dove Eugenio era corso a provare la nuova 801 per provare a battere il record della pista e far luccicare gli occhi a Enzo Ferrari mostrando il proprio talento.