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Giovanni Salvati

Diego Alverà racconta i miti della velocità

Diego Alverà racconta i miti della velocità: Giovanni SalvatiLa velocità e la lealtà erano tratti distintivi di Giovanni Salvati. In pista il giovane pilota italiano aveva messo in mostra un talento straordinario, che lo avrebbe certamente portato molto lontano. Ma un tracciato infido e una giornata sfortunata fermarono tragicamente la sua ascesa.

Credits:

Testo di Diego Alverà
Voce di Diego Alverà
Musiche originali di Niccolò Ferrari
Post produzione e sound design di Niccolò Ferrari

Post produzione e ricerche di Biagio de Manincor e Ultimo Piano
Sigla di Ultimo Piano
Voce sigla di Andrea Diani
Produzione di Pensiero visibile e Osteria Futurista

Giovanni Salvati


Govanni era nato per correre. Astro nascente dell’automobilismo degli anni ’70, passato dalle serie minori alla Formula 2, era ormai pronto a diventare un protagonista della Formula 1 quando il destino si mise di traverso. Metodico in officina, coraggioso in pista, Salvati comprese prima di altri che il futuro si chiamava aerodinamica e dedicava grandi sforzi in fase di progettazione.
Il 14 novembre 1971 Giannino ha da pochissimo compiuto trent’anni.


Quel giorno si corre a Porto Alegre per il Trofeo Brasileiro di Formula 2. L’asfalto è disastrato, la sabbia portata dal vento lo rende anche scivoloso, i guard rail che dovrebbero proteggere i piloti sono troppo alti e rischiano di trasformarsi in lame mortali in caso di incidente. Ed è proprio quello che accade quando la March di Salvati perde aderenza durante un sorpasso…

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