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Vittorio Brambilla

Diego Alverà racconta i miti della velocità

Vittorio Brambilla era un acrobata della velocità. Danzava sempre sul filo dei secondi al volante di auto spesso scarsamente competitive. Ma il suo straordinario talento, la sua padronanza assoluta di mezzo e velocità emergevano ogni qual volta le piste venivano sopraffatte dal maltempo. Era in quelle condizioni impossibili che la stella di Vittorio, soprannominato the Monza Gorilla, splendeva in tutta la sua grandezza.

Credits:

Testo di Diego Alverà
Voce di Diego Alverà
Musiche originali di Niccolò Ferrari
Post produzione e sound design di Niccolò Ferrari

Post produzione e ricerche di Biagio de Manincor e Ultimo Piano
Sigla di Ultimo Piano
Voce sigla di Andrea Diani
Produzione di Pensiero visibile e Osteria Futurista

Vittorio Brambilla


10 settembre 1978. È il giorno del Gran Premio d’Italia sul circuito di Monza, la sua Monza. Vittorio Brambilla a bordo della sua March rimane coinvolto nel famoso incidente che costerà la vita a Ronnie Peterson. Tornerà a correre l’anno successivo, ma quell’evento lo segnò profondamente, tanto da portarlo a scegliere per il ritiro nel 1980.


Ma a prevalere nella memoria di tanti appassionati sono i ricordi della sua unica vittoria in Formula Uno, conquistata nel 1975 sul tracciato austriaco di Zeltweg: un’emozionante rimonta sotto il diluvio, quelle mani alzate al cielo sotto la bandiera a scacchi, la macchina che sbatte e il musetto distrutto, che diventa trofeo di quel gradino più alto del podio che aspettava di accoglierlo.

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