Chi sei veramente emerge sempre. Anche online.
Affidare la propria immagine alla più sofisticata delle strategie non ci risparmierà dal fatidico momento in cui il velo di Maya cadrà, lasciando comparire la realtà per quella che è.
Tanto vale cominciare a essere chiari e trasparenti, sin dall’inizio. Soprattutto quando il nostro pubblico di riferimento è tendenzialmente giovane, colto e attento, come chi ascolta i podcast (Ipsos Digital Survey 2023).
Il podcast, infatti, è ormai diventato un medium diffuso e con un grande potere, perché offre ai podcaster la libertà di esprimere idee, condividere storie e connettersi con un pubblico sempre più ampio. Tuttavia, se a un grande potere corrisponde una grande responsabilità, progettare podcast – original o branded – in modo etico è fondamentale per costruire una comunità sana, e con qualche strumento in più.
Proviamo quindi a tracciare un elenco di buone pratiche per definire una breve guida all’etica del podcasting.
Prima di tutto trasparenza e autenticità.
La fiducia dei nostri ascoltatori e ascoltatrici è importante e merita tutta la nostra trasparenza e autenticità. Attraverso il nostro lavoro mostriamo chi siamo e quali sono i valori che ci guidano, o che guidano il brand che ci ha affidato il suo podcast.
Inoltre, se nel nostro progetto è coinvolto un brand, è fondamentale essere trasparenti anche riguardo al suo ruolo, indicando chiaramente quando si tratta di un contenuto sponsorizzato.
Verifichiamo le fonti, sempre.
L’etica del podcasting richiede un impegno verso la precisione e l’accuratezza delle informazioni che diffondiamo e delle fonti che utilizziamo. Investire tempo nella ricerca delle proprie tematiche evitando di diffondere informazioni fuorvianti o di manipolare il racconto di una vicenda è più che mai fondamentale. Citare fonti affidabili e verificare i fatti contribuisce a costruire credibilità e dimostra un impegno verso la qualità del contenuto e di chi lo fruisce.
Impegniamoci a decostruire gli stereotipi.
Trovare le parole giuste per raccontare una storia è sempre importante, non ci stancheremo mai di ribadirlo, perché le parole che utilizziamo definiscono la realtà. Se vogliamo che il nostro podcast sia chiaro, inclusivo ed etico, partiamo da noi prestando attenzione a non incappare nei bias cognitivi che influenzano la percezione. La nostra cultura è già così satura di stereotipi, contribuiamo a decostruirli.
Noi ci stiamo lavorando, su di un tema che ci appassiona tantissimo: la narrazione dello sport e soprattutto del calcio. Il racconto che i media ci restituiscono non ci piace, abbiamo deciso di crearne un altro con i podcast “Regine una notte sola”, “Napoli scudetto. Il racconto”, “Perché sei femmina” e lo stiamo facendo con il podcast talk “Lo stato della Nazionale”.
Rispettiamo la nostra community.
Il rispetto per gli ascoltatori e le ascoltatrici è un principio cardine. Prendiamoci cura di ascoltare le opinioni del nostro pubblico, di rispondere alle domande e considerare i feedback. In altre parole, rispettiamo l’intelligenza di chi ci ha dedicato del tempo. Ci aiuterà anche a migliorare il nostro lavoro.
Il successo non ha una ricetta ma l’etica sì ed è ciò che di più importante possiamo trasmettere anche attraverso i nostri podcast.