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Il podcast nel viaggio transmediale

Il podcast, per la sua natura – audio – immersiva e per la grande capacità di diffusione, rappresenta uno strumento efficace per la sperimentazione transmediale, aggiungendo nuove possibilità per raccontare storie, allargarne o spostarne la portata, fare luce sui punti rimasti in ombra, coinvolgere il pubblico e costruire un’esperienza narrativa unica.

In che modo il podcast sfrutta la transmedialità?

Il podcast, all’interno di un progetto transmediale, rappresenta un valido strumento per approfondire la storia e creare un’esperienza narrativa coinvolgente sfruttando il potere della voce e dell’oralità, capace di rafforzare il legame con il pubblico.


Che sia il punto di partenza o l’estensione della storia, il podcast aggiunge al racconto la dimensione dell’ascolto, conferendo ulteriore profondità alla narrazione e, talvolta, scavando nella documentazione. Un universo sonoro che non potrebbe esistere diversamente.

Inoltre, i tempi della storia si dilatano attraverso il formato audio, fruibile anche in movimento e in diversi momenti e occasioni della giornata. 


La versione live del podcast, quando davvero utilizzata all’interno di un progetto transmediale e non come un mero estratto del podcast, rappresenta una vera esperienza immersiva dal forte impatto emotivo, in cui il pubblico partecipa attivamente dettando il ritmo della narrazione stessa. Di questo aspetto, ne abbiamo parlato anche qui.

Qualche esempio di podcast transmediale

Chernobyl: Il podcast ufficiale della miniserie Chernobyl, di HBO e Sky. Dopo ogni episodio, un approfondimento delle storie reali che hanno dato forma alla serie, con l’host Peter Sagal e Craig Mazin, sceneggiatore e produttore esecutivo.

The Black Tapes: un podcast horror che racconta storie paranormali e misteri inspiegabili, accompagnato da un sito web con approfondimenti, interviste con esperti e una mappa interattiva dei luoghi visitati dagli autori.

 

La citta dei vivi”: il podcast di Nicola Lagioia che arricchisce, con contenuti inediti, l’omonimo romanzo che ricostruisce l’omicidio di Luca Varani, ucciso il 4 marzo del 2016 da Manuel Foffo e Marco Prato. Nello spettacolo live, l’autore ci conduce idealmente per le strade di Roma, fino all’anonimo appartamento della periferia dove fu commesso l’omicidio.


“Ayrton Senna. Il predestinato”: il mito di Senna, gli inizi, i sogni, le cadute, le risalite e i trionfi del campione brasiliano di Formula 1, fino alla sua tragica fine.
In questo progetto la narrazione audio, che inaugura la serie di podcast long form di Storie avvolgibili, è tratta dall’omonimo libro di Diego Alverà (Giorgio Nada Editore, 2020) e ispirata dal suo live storytelling progettato e realizzato con Pensiero visibile nel 2017.
La storia è la medesima ma ogni media aggiunge una differente profondità alla narrazione: Il live, progettato per un arco narrativo breve, è potenziato dalla musica e dalle immagini; il libro approfondisce personaggi ed eventi mentre il podcast (5 puntate, per un racconti di circa 2 ore e 30 minuti), aggiunge all’esperienza i contenuti d’archivio e il sound design.
Un progetto che ha aperto la strada ad altre sperimentazioni dalle quali sono nati poi altri due podcast della collana Long form: “Tazio Nuvolari. Pozzo 1928: sfida al Diavolo Rosso” e “Gilles Villeneuve. Oltre il limite”.

Del futuro delle storie ne abbiamo parlato anche in un episodio di “Visibilia” con Francesco Gavatorta, autore del saggio “Le storie infinite. Comunicazione e racconto nell’era digitale” (Luiss University Press, 2023). Ascoltalo subito!